martedì 31 maggio 2011

Intro

Questo blog è frutto di un idea nata dal progetto “Observatorio Andaluz de la Publicidad No Sexista”, creato dall’IAM (Instituto Andaluz de la Mujer), organo della Junta de Andalucìa. Mesi e mesi a pensarci e poi mi sono detta: perché non esportare un ottimo strumento di democrazia? Questa è la verità: ho scoperto un buon metodo di partecipazione attiva e sono qui, di fronte al pc, per proporlo; sono fermamente convinta che non ci possa essere vera democrazia e libertà quando un popolo permette che la dignità della donna venga calpestata e violentata, ogni giorno, ad ogni angolo della strada, sui cartelloni pubblicitari, nelle copertine dei giornali, negli spot televisivi, dall’antipolitica e dai quiz del dopo cena.
Non so ancora se queste pagine potranno avere la dignità di fac-simile delle originali iberiche; per adesso questo non sarà altro che un luogo di incontro, una piazza, un caffè cibernetico di denuncia: la partecipazione sarà la nostra forza. Si tratta di interrogarsi, di essere spettatori attivi, percettivi, consapevoli. Condividere le nostre scoperte per fare luce su quei contenuti manifesti ai quali purtroppo siamo abituati, ma soprattutto a quelli più sottili, nascosti in un ragionamento fallace o in un’immagine subliminale, che si insinuano in modo ancora più fastidioso nel nostro modo di agire sociale. Strizziamo le meningi e iniziamo a liberarci dalla discriminazione, dal sessismo, dalla violenza che farciscono la pubblicità!
Diamo voce alla nostra indignazione per rendere possibile e concreto un nuovo modo di fare pubblicità che abbia un codice deontologico con al primo posto il rispetto della persona, delle differenze, che abbia come scopo l’integrazione delle persone, che sia promotore di nuove e più giuste riforme sociali.

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